Nel settore della cooperazione allo sviluppo in Trentino ci sono 275 associazioni, organismi e altre organizzazioni. Presso il Dipartimento di sociologia dell’Università di Trento, si è svolto il secondo Forum, che è coinciso con i lavori dell’Assemblea annuale. In apertura, l’assessora alla cooperazione allo sviluppo, ha ribadito il sostegno provinciale al settore con lo stanziamento ogni anno, per legge, dello 0,25% del bilancio della Provincia, ma ha anche menzionato il recente impegno della Giunta per dare una disponibilità di cassa pari a 3 milioni di euro e liquidare tutti i progetti in corso. L’assessora ha poi spiegato come questo sia l’unico settore ad avere una garanzia fissa di finanziamento, a dimostrazione del suo ruolo strategico e fondamentale. In questo senso ha ricordato che sono state approvate le nuove Linee guida, che rappresentano la cornice nella quale muoversi, dando priorità geografiche e tematiche: in esse viene ribadita, ad esempio, la centralità dell’educazione alla cittadinanza globale, indispensabile elemento dei curricula scolastici in un mondo sempre più interconnesso. Altri passaggi hanno riguardato la riorganizzazione del Servizio provinciale, la revisione degli strumenti operativi e dei criteri di accesso ai bandi. Infine, fra gli obiettivi, il rafforzamento del ruolo del Centro per la formazione alla Solidarietà internazionale, che dovrà diventare punto di riferimento per le associazioni al di fuori degli uffici provinciali. A delineare la riorganizzazione provinciale è stato il dirigente del Servizio, Raffaele Farella; fra le novità principali: la rendicontazione unica, con un vademecum in italiano, inglese, francese e spagnolo, i nuovi moduli elettronici per presentare i progetti, nonché la promozione di momenti di incontro fra le associazioni e il Servizio; infine i nuovi criteri per i bandi, in fase di valutazione, che dovranno contenere il monitoraggio e la valutazione dei progetti, e si dovranno aprirsi alle collaborazioni non solo locali ma anche nazionali. Dal canto suo il presidente del Centro per la Formazione, Paolo Tonelli, ha evidenziato il consolidamento dell’offerta formativa e alcuni importanti progetti in corso, come il percorso TALETE, che vede una virtuosa collaborazione fra il Centro e l’Università di Trento in una formazione di alto livello dedicata a talenti territoriali, e poi la partecipazione al progetto europeo delle Scuole globali. La “Global Schools”, cofinanziata dalla Commissione Europea, vede capofila proprio il Servizio solidarietà internazionale della Provincia autonoma di Trento in un percorso che coinvolge altri 16 partner europei per integrare nelle materie di insegnamento delle scuole elementari le novità portate dall’interdipendenza globale. Nel corso della mattinata sono state portate poi esperienze di coordinamenti territoriali italiani, con Andrea Micconi, direttore COP – Consorzio Ong Piemontesi e Sergio Schintu, segretario Januaforum-RAIL – Rete Attività Internazionali della Liguria, quindi il dibattito e alcune proposte di lavoro. Successivamente i lavori sono proseguiti con l’attività dei tre gruppi di lavoro. Il primo, “Educazione alla Cittadinanza Globale”, si è posto come obiettivi quelli di individuare le modalità e gli strumenti per la costruzione di una cultura della cittadinanza globale a livello locale. Il secondo gruppo “Migrazione, cooperazione, cosviluppo” ha spostato l’attenzione sul raccordo fra le politiche di accoglienza dei migranti e le politiche di cooperazione internazionale. Infine il terzo gruppo “Profit e no-profit: nuove linee di lavoro”, ha evidenziato il nuovo rapporto tra settore pubblico e settore privato e tra cooperazione allo sviluppo e internazionalizzazione responsabile.