Il sindaco di Padova Massimo Bitonci è stato sfiduciato e di conseguenza è caduta la giunta comunale. E subito una sua dichiarazionea caldo: “sicuramente mi ripresenterò alle prossime elezioni comunali a Padova, ma questa volta senza i traditori”. Tra i commenti a seguito dellacrisi in comune quelli del presidente degli industriali e del presidente della Regione. “La maggioranza a Palazzo Moroni si è assunta una responsabilità gravissima. Il sindaco Massimo Bitonci ha commesso errori e non ha colto i segnali di disagio e l’invito costruttivo al confronto e al dialogo espressi da larghe componenti del mondo imprenditoriale e della società civile. Ma la sua maggioranza si è assunta una responsabilità gravissima aprendo la crisi politica. Consideriamo l’interruzione traumatica della consiliatura, in corso di mandato, una iattura per Padova e per i suoi cittadini, che apre una fase di incertezza e temiamo di paralisi amministrativa, mentre sono tuttora aperti e irrisolti nodi decisivi per il futuro che attendono atti amministrativi urgenti, dal trasporto pubblico, al risanamento della Fiera al nuovo Policlinico, e che ora la prospettiva del commissario e di nuove elezioni congela. Ci saremmo aspettati un ben diverso atteggiamento, un chiarimento responsabile tra il sindaco e la maggioranza, una dialettica anche aspra, ma nel rispetto del mandato e nella continuità amministrativa. È un’altra situazione che misura la distanza tra la “politica” e la vita reale di cittadini e imprese, a cui interessa che si realizzino le strade e gli ospedali, non le liti tra partiti”. Così il presidente di Confindustria Padova, Massimo Finco (nella foto) sulla crisi in Comune che ore sarà commissariato fino ad elezioni, come previsto dalla legge. Anche il presidente della Regione Luca Zaia, leghista come Bitonci, ha detto: “È una brutta pagina di storia, non esistono giustificazioni per chi, dalla maggioranza, si dimette per mandare a casa il suo sindaco. Abbiamo già i motori accesi per Verona – ha evidenziato il presidente del Veneto – ora li useremo anche per riportare Bitonci a fare il sindaco di Padova. Una scelta dovuta anche perché quanto successo è inconcepibile”. Come è accaduto che la maggioranza in comune ha fatto cadere il sincado Bitonci? Sono state presentate le dimissioni da 17 dei 32 consiglieri di Palazzo Moroni, che hanno così certificato la sfiducia al sindaco. Davanti a un notaio hanno sottoscritto l’atto formale i consiglieri di Pd, M5S, Forza Italia, Padova 2020, e altri che dai gruppi della maggioranza erano già passati al gruppo misto. L’epilogo è arrivato al termine di un lungo scontro interno alla maggioranza, soprattutto tra Lega e Fi. “E’ stato preso atto dell’implosione della maggioranza del sindaco Bitonci – ha spiegato Massimo Bettin, segretario del Pd provinciale – era evidente che nonostante i suo disperati tentativi era impossibile proseguire in una guida dignitosa, efficace e svolta nell’interesse collettivo”.

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