La campagna vaccinale 2016-2017 è cominciata in tutto il Veneto. A Verona, presso l’Ulss, si è sottoposto alla vaccinazione l’ass.regionale Luca Coletto (nella foto,al centro): “l’ho fatto, ha detto, pur non facendo parte di una categoria a rischio, anche perché chi si vaccina aiuta a contrastare la diffusione della malattia, che può provocare qualche giorno di letto e basta, ma anche complicanze gravi, come testimoniano i molti casi che nelle scorse annate hanno richiesto il ricovero e provocato vari decessi. Come negli scorsi anni – ha precisato Coletto – stiamo per affrontare un periodo nel quale avremo a che fare con un virus solo apparentemente banale, soprattutto per le categorie di persone a rischio. Occorre valutare bene la situazione prima di decidere di non vaccinarsi, rivolgendosi al proprio medico di fiducia e non alle bufale del web. Lo dico anche per le persone sane, perché le complicazioni si registrano ogni anno anche in chi non sarebbe apparentemente a rischio”. Coletto ha invitato a visitare il sito www.vaccinarsiinveneto.it per potersi documentare, scaricare l’app, e interagire tramite i social. Dalla stagione 2009-2010 a quella 2015-2016 si sono infatti verificati complessivamente 87 decessi, 124 casi gravi e 502 ricoveri in ospedale. I casi severi e le complicanze dell’influenza sono più frequenti nei soggetti al di sopra dei 65 anni di età e con condizioni di rischio, quali ad esempio il diabete, malattie immunitarie o cardiovascolari e respiratorie croniche. Alcuni studi hanno messo in evidenza un aumentato rischio di malattia grave nei bambini molto piccoli e nelle donne incinte. Tuttavia, casi gravi di influenza si possono verificare anche in persone sane che non rientrano in alcuna delle categorie sopra citate. Di seguito vengono riportati i dati su ricoveri, casi gravi e decessi riscontrati in regione dalla stagione 2009-2010. La campagna di vaccinazione anti-influenzale viene realizzata in collaborazione tra i Medici di Medicina Generale e i Servizi Igiene Sanità Pubblica (SISP) delle ULSS venete. Nel corso degli anni c’è stato un significativo aumento del coinvolgimento dei Medici di famiglia, che si trovano in una posizione privilegiata per conoscere i bisogni di salute dei propri assistiti ed offrire attivamente la vaccinazione alle categorie a rischio. Anche i Pediatri di libera scelta collaborano con i Servizi di Sanità Pubblica nel consigliare la vaccinazione ai bambini che presentano condizioni di rischio. Secondo le indicazioni ministeriali, l’obiettivo è quello di vaccinare almeno il 75% delle persone che, per età o per la presenza di patologie di base, sono esposte a un maggior rischio di complicanze in caso di influenza. La passata stagione 2015-2016, ha visto oltre 720.000 veneti vaccinarsi per l’influenza (pari al 14,6% della popolazione) ed in particolare oltre 576.000 anziani (l’80% dei vaccinati) e oltre 95.000 soggetti portatori di patologie predisponenti a complicanze. Tali cifre hanno comportato una copertura, anche se sopra la media nazionale (49,9%), ancora distante dall’obbiettivo indicato dal ministero con una percentuale del 54% negli ultrasessantacinquenni vaccinati. Le persone non appartenenti a categorie a rischio che decidano di vaccinarsi contro l’influenza stagionale, per varie motivazioni (timore della malattia, viaggi, lavoro, etc.) possono rivolgersi al proprio distretto sanitario di appartenenza per ricevere il vaccino ad un prezzo agevolato. Il vaccino antinfluenzale è infatti indicato per tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni.

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