Il Consiglio di amministrazione della Biennale di Venezia ha deciso di rinnovare l’incarico di Direttore del Settore Musica al Maestro Ivan Fedele (nella foto) per gli anni 2017-2018-2019. In merito il presidente dell’Ente il Presidente Paolo Baratta ha detto: “L’ultimo Festival, diretto da Ivan Fedele, è stato riconosciuto come uno dei punti più importanti del nostro lavoro in campo musicale perché ha rappresentato un modello anche nell’apertura ai vari generi, nel mantenimento di una qualità alta, nella promozione di nuove creazioni con Biennale College. Per questo motivo si ritiene di dover sviluppare un programma per i prossimi tre anni avente a riferimento le linee che hanno caratterizzato le attività recenti, per consolidarle e integrarle con iniziative interne o collaterali volte a favorire lo spirito di ricerca e ad arricchire il nostro rapporto con il pubblico avvalendosi di un programma pluriennale. Per realizzare questo programma triennale la miglior cosa è affidarne la realizzazione a Ivan Fedele”. Ringraziando il Presidente e il CdA per la fiducia accordatagli, Ivan Fedele ha dichiarato: “Partendo dall’esperienza del mio precedente mandato e dai risultati ottenuti, i prossimi tre anni saranno rivolti ad allargare le prospettive esplorate all’insegna di un’idea di contemporaneità che rifletta le reali istanze del mondo musicale del nostro tempo”. Fedele (è nato a Lecce nel 1953). È in Francia che consolida la sua fama di compositore, la cui opera, a oggi, è ricca di 150 titoli e comprende composizioni di ogni genere: opere orchestrali, per il teatro, elettroacustiche e di musica da camera. Senza ripudiare la lezione dei maestri delle avanguardie storiche, Fedele sembra attuarne le premesse, liberando la musica dal laboratorio e riportandola alla freschezza dell’ascolto, alla necessità e all’urgenza del confronto con interlocutori, interpreti e ascoltatori. Dopo gli studi al Conservatorio di Milano e all’Accademia Santa Cecilia di Roma (ma studia anche filosofia all’Università degli Studi di Milano), a soli 28 anni vince il premio Gaudeamus (per il Primo Quartetto d’archi e Chiari per orchestra), che lo proietta sulla scena internazionale. Nel 1989 la sua composizione per orchestra Epos vince il Concorso G. Petrassi a Parma. Antigone, opera commissionata dal Teatro Comunale di Firenze per l’apertura del Maggio Musicale, è stata insignita del Premio Abbiati dell’Associazione Critici Musicali Italiani come migliore “novità assoluta” del 2007. Il Cd Animus Anima ha ricevuto lo “Choc de la Musique 2003” dalla rivista “Le Monde de la Musique”, mentre a Maya è stato attribuito il “Coup de Coeur 2004” dall’Académie Charles Cros e Mixtim ha vinto nel 2007 il Premio del Disco Amadeus nella categoria contemporanea. La sua musica è stata diretta, tra gli altri, da Boulez, Eschenbach, Chung, Saalonen, Muti, Slatkin, Robertson, Kalitze, Wit, Valade e Rophè ed eseguita da orchestre e ensemble quali BBC, Radio di Berlino, Orchestra Sinfonica di Chicago, SWR di Stoccarda, National de France, National de Lyon, Orchestra Sinfonica di Varsavia, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Santa Cecilia, Ensemble Intercontemporain, London Sinfonietta, Klangforum Wien, ecc. Nel 2000 è stato insignito dal Ministro della Cultura Francese dell’onorificenza di Chevalier de l’Ordre des Lettres et des Arts. Nel 2005 è nominato Membro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Nel 2007 il Ministero della Cultura Italiano gli ha assegnato la Cattedra di Composizione nell’ambito dei corsi di Perfezionamento in Studi Musicali presso la stessa Accademia. Quest’anno ha ricevuto il Prix International Arthur Honegger 2016.

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