Dovrà essere ripensato in modo tale da poter arrivare ad una nuova vita lo storico palazzo di Ca’ Tron (foto), sede dei corsi di laurea in urbanistica e pianificazione dell’Università Iuav che si affaccia sul Canal Grande (zona S.Stae, sestiere di S.Croce). L’immobile dovrà arrivare ad una riqualificazione sostenibile con il progetto Waterfront, riservato a giovani architetti e ingegneri, designer di tutti i paesi. I partecipanti dovranno integrare una parte di una nuova costruzione di mille mc. prevedendo l’uso di materiali di tutte le aziende veneziane della filiera edilizia. Alberto Ferlenga, rettore dell’università Iuav di Venezia ed Agnese Lunardelli, presidente del comitato piccola industria di Confindustria Venezia Rovigo hanno illustrato il progetto Waterproof che è stato realizzato con il supporto della Camera di Commercio Venezia Rovigo Delta Lagunare e di Ance Venezia; il coordinamento scientifico è dello spinoff di Iuav PoPlab – Laboratorio di Ricerca e Sviluppo sulla manifattura digitale sostenibile, con sede a Rovigo – e in partnership con la rivista The Plan. Cà Tron (che ha al suo interno anche un giardino all’italiana) probabilmente appartiene al periodo gotico; alla fine del XVI secolo ebbe uno splendore di punta con il procuratore Andrea Tron, diplomatico e ambasciatore di gran fama e pure candidato al Dogado. Dopo la fine della proprietà della famiglia Tron, il palazzo, che dall’Ottocento ha subito usi frazionati e impropri, è stato acquistato dallo Iuav nel 1972 e restaurato su progetto dell’architetto L. Bellemo. Sono stati eseguiti lavori di consolidamento statico, di riordino distributivo, di recupero di spazi necessari per le nuove funzioni attribuite al palazzo. Due grandi saloni, al piano terra e al piano nobile, offrono agli studenti gli spazi per riunirsi liberamente: per studiare, disegnare, discutere e per lo scambio di idee.